Cosa vuol dire essere leader? Quali caratteristiche deve avere? Quali sono gli strumenti che deve saper utilizzare?
Da anni lavoro affianco delle aziende e delle persone che sono a capo di esse per migliorare le performance dei gruppi e dei suoi singoli componenti. Spesso le persone mi chiedono qual è il segreto per diventare un leader, quali corsi bisogna seguire. Le stesse domande le facevo anch’io quando ero ancora agli inizi del mio percorso professionale e dopo tanti anni “sul campo” posso rispondere a tutte queste persone (e a quel giovane Davide) che è giusto leggere, documentarsi, seguire corsi e fare esperienza ma che tutto questo non serve se non si accompagna con elementi che non si imparano sui libri ma che bisogna scoprirli dentro di sé.
L’importanza di credere in se stessi diventa fondamentale per essere un leader, per poter smuovere le “credenze” del proprio sé negli altri. E allora è possibile, come possiamo vedere nel film “Affrontando i giganti” (http://youtu.be/rMD3ta34v54), che un coach di una squadra di football americana riesce a motivare un giocatore a superare i propri limiti “mentali”, le proprie credenze che lo limitano nel credere in se stesso e nella possibilità di raggiungere un grande risultato.
Grandi leader politici del passato hanno puntato sul dare al proprio popolo un motivo per credere, un “modello dal quale ispirarsi”. Possiamo, allora, vedere come anche l’ispirazione sia fondamentale per coltivare la motivazione verso un progetto osservando, ad esempio, una scena tratta dal film “Invictus” (http://youtu.be/MW5HNFb9uVg) oppure sentendo le parole del riconfermato presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il quale sottolinea l’importanza di essere un popolo unito, che l’America è una terra dove tutti hanno la possibilità di realizzare il proprio sogno, senza differenze (http://youtu.be/E6Aec_veEkI).
Il sogno, quindi, è un elemento importante per guidare la motivazione. Il sogno è l’obiettivo che si concretizza, è il velo con il quale vogliamo avvolgere con cura le nostre aspettative.
Ma allora cosa deve tenere in considerazione un leader per guidare il proprio gruppo? La mia esperienza su quest’argomento che deriva molto dal ruolo di teambuilder e di motivatore di team è che un leader deve essere d’esempio, deve essere fonte d’ispirazione, deve creare un sogno in ogni componente del gruppo e deve farlo sentire parte fondamentale di esso. Deve saper creare lo “spirito gruppale”, deve lavorare sulla “pancia” del team cercando di creare e dar libertà di espressione alla sua energia che nasce prima di tutto dal singolo e che poi si unisce alle altre creando un elemento fondamentale per il successo del team stesso. Una forza che permette si affrontare delle situazioni apparentemente impossibili come quelle vissute nel film “Miracle” (http://youtu.be/jOTnlRn-KOY).
Ma si può, quindi, tradurre in una parola o una frase il segreto del successo di un motivatore? Beh, non credo sia semplice ma cercando di sintetizzare quanto espresso fin’ora l’approccio che un leader deve avere e trasmettere si racchiude in queste parole: è una questione di cuore! … che è quello che cerca di far capire il coach Tony D’Amato, interpretato da Al Pacino, nel film “Ogni maledetta domenica” (http://youtu.be/onw8lA_6BBg).