DALL’INCENTIVE AL TEAM BUILDING GLI OGGETTI PREZIOSI SONO SOSTITUITI DALLE ESPERIENZE ONE-OF-A-KIND
Se è vero che nonostante il periodo di crisi il mercato del lusso in generale sta mostrando una certa capacità di resistenza, è altrettanto giusto definire cosa si intende per “lusso”.
Da un lato la definizione dei mercati del lusso continua a evolvere, insieme agli scenari socioculturali, dall’altro i mezzi di comunicazione – complice il mondo digital – stanno ridisegnando velocemente gli stereotipi del lusso e i valori a esso connessi. La nuova filosofia vede anche la partecipazione di pensatori moderni, come il filosofo e professore universitario Thierry Paquot che nel suo “Elogio del lusso” muove il lettore a convincersi che “il vero lusso è fare ciò che si vuole, quando si vuole”. «Il lusso – sostiene Paquot – riconcilia l’individuo con se stesso –, un modo per riaffermare la propria identità e libertà».
Business coach, trainer, organizzatori di performance sensoriali di impatto lavorano sulla motivazione delle persone a vantaggio della performance aziendale sia in eventi formativi sia in occasioni espressamente dedicate al rafforzamento della dinamica di team.
Il lusso quindi significa entrare in contatto con uno stile di vita. Anche gli alberghi hanno ormai assimilato questo concetto e offrono esperienze uniche in relazione al luogo. Su questa scia si inserisce un trend crescente di offerte di benessere sempre più esclusivo, per esempio sotto forma di spa. Spuntano così esclusivi trattamenti (come il massaggio a base di olio extravergine degli ulivi, lavanda e rosmarino coltivati e raccolti in una tenuta in mezzo alla campagna del Chianti), che danno luogo a vere e proprie sfide fra i vari centri d’eccellenza per venire incontro al desiderio di unicità dei clienti del lusso con proposte sempre più one-of-a-kind.
Esistono addirittura delle società specializzate che forniscono esclusivamente servizi wellness deluxe per le aziende. Si tratta di specialisti e profondi conoscitori del benessere, in modo trasversale alle diverse culture orientali e occidentali. Si occupano di salute e hanno una competenza molto ampia sulle discipline olistiche.
Fino ad arrivare “all’isola-spa tutta per sé” (a mille dollari l’ora), alle Maldive: una location raggiungibile solo attraversando la laguna con il tipico dhoni. E chi più ne ha più ne metta.
I clienti del lusso cercano l’esperienza di un’emozione piuttosto che il possesso di cose materiali. Se un tempo il termine “lusso” veniva indiscutibilmente associato all’acquisto di determinati oggetti dai prezzi inarrivabili, come segno di status, oggi è la possibilità di sperimentare un’esperienza di lusso a essere determinante, con servizi che sanno appagare tutti i nostri sensi (il gusto e l’olfatto, ma anche la vista, con piatti preparati da chef stellati, la mente, con un viaggio inusuale, con prodotti hi-tech, il corpo, con una spa e così via).
Si articola un vero e proprio paradigma che ha effetti misurabili anche quando andiamo a parlare di esperienze formative specificamente orientate al team building. Il lusso diventa un valore caratterizzante in un contesto di team building grazie al meccanismo di percezione da parte dei partecipanti è del tipo “senza la mia azienda non avrei mai potuto vivere questa esperienza”.
Tratto da McOnline.it